Perché è a rischio estinzione?
Pratiche di ripopolamento involontariamente errate. È questo uno dei motivi che rende la trota marmorata a rischio. David Bittner, amministratore della FSP, riassume la situazione così: «La sfortuna della marmorata è dovuta in parte a pratiche di ripopolamento involontariamente errate negli scorsi decenni e d’altra parte agli ostacoli alla migrazione dei pesci e ad altri problemi fondamentali di protezione delle acque». Per pratiche di ripopolamento errate, Bittner intende che nelle acque della marmorata sono state introdotte trote provenienti dal bacino del Reno e quindi di ceppo atlantico.
L'importanza della migrazione dei pesci è legata al carattere di questa specie. La trota marmorata risale i fiumi per diversi chilometri per deporre le uova. «Se la migrazione dei pesci è interrotta da ostacoli, la riproduzione è fortemente limitata».
La Federazione di pesca del canton Ticino, in collaborazione con la Federazione Svizzera di Pesca, è impegnata nella salvaguardia e nella conservazione della trota marmorata attraverso l'allevamento e la gestione. Inoltre, è allo studio un progetto simile agli attuali sforzi nell'ambito del progetto «Doubs Vivant» per salvare il «Roi du Doubs». Il progetto MarmoGen della Federazione della pesca del Sud Tirolo servirà da modello.
L'appello
La trota marmorata è considerata ambasciatrice della biodiversità unica dei pesci a sud delle Alpi. Per salvarla e per preservare la biodiversità delle specie ittiche sotto pressione in tutto il Paese, la Federazione Svizzera di Pesca FSP formula sei esigenze ai politici, al mondo economico e alla collettività:
- Proteggere sistematicamente gli ultimi corsi d'acqua ecologicamente intatti;
- Rivitalizzare i corsi d'acqua migliorando i loro habitat;
- Garantire la libera migrazione dei pesci con sufficienti deflussi residuali, con scale per pesci (a monte e a valle) con il risanamento dei deflussi discontinui e del bilancio del materiale solido del fondo per tutti gli impianti idroelettrici;
- Ridurre l'inquinamento delle acque causato dall'agricoltura, dall'industria e dalle zone urbane;
- Sensibilizzare l'opinione pubblica sulla crisi della biodiversità e del clima e sulle possibili misure da adottare;
- Evitare la diffusione di specie invasive.