«Mi sento benissimo quando posso dare una mano», dice Anna*, 15 anni. Dopo le prime esperienze in una farmacia ha portato a termine uno stage in un asilo nido. E ha scoperto quali sono i suoi talenti: «Riesco a vedere il mondo con gli occhi altrui. Per questo mi affascina l’idea di lavorare nel sociale».
Anna si è trasferita dalla Cina in Svizzera all’inizio delle elementari e nei primi tempi si sentiva fuori posto. A causa delle difficoltà con la scuola pensava che non avrebbe avuto alcuna prospettiva professionale. Si stava quasi per rassegnare se al momento giusto non fosse venuta a conoscenza del progetto LIFT.
Meno disoccupazione giovanile
Oltre 4 500 ragazzi e ragazze, quasi 5 000 imprese e più di 380 scuole su tutto il territorio federale partecipano a questo progetto solidale. Il suo obiettivo è aiutare i giovani adulti a inserirsi nel mondo del lavoro dandogli l’opportunità di scoprire in che cosa sono portati.
L’elemento centrale è la pratica. I giovani, accompagnati da LIFT, possono dare una mano nelle attività di un’impresa da due a tre ore la settimana. Si va dalle farmacie alle falegnamerie e centri di giardinaggio fino alle officine e aziende di ristorazione. C’è qualcosa per ogni talento. Ovviamente a beneficiarne sono anche le imprese che così hanno la possibilità di suscitare interesse per il loro settore e promuovere le giovani leve.
LIFT è uno dei numerosi programmi sostenuti da UBS Benefizia Suisse. Il colosso bancario ha dato vita a questa subfondazione solidale all’inizio del 2024 con un obiettivo ben definito: dare la possibilità a chi vuole donare di sostenere, in modo semplice e pragmatico, progetti di comprovata efficacia proposti da diverse organizzazioni solidali in Svizzera.
25 anni di esperienza
UBS è impegnata nel settore della filantropia già da oltre 25 anni e porta avanti varie iniziative, tra cui UBS Optimus Foundation e UBS Philanthropy Foundation, oltre ad essere pioniere del Corporate Volunteering. «Il bisogno di fare del bene ha radici profonde nell’essere umano», sostiene Curdin Duschletta, responsabile Social Impact & Philanthropy Svizzera presso UBS. «C’è chi vuole creare un impatto positivo mentre è ancora in vita e chi preferisce destinare anche la propria eredità a una buona causa».
Se si vuole fare la differenza è necessario scegliere progetti promettenti, poterne valutare i risultati e avere al proprio fianco partner validi. Un processo che senza la rete di contatti giusti può spesso rivelarsi un’impresa difficile. «Il progetto LIFT ci ha convinti perché offre ai giovani la possibilità di sondare il loro potenziale e imparare a trovare il loro posto nel mondo adulto», spiega Curdin Duschletta. «Viene data loro l’opportunità di mostrare quello che sanno fare al di fuori del contesto scolastico. E vivono il programma LIFT non come un intervento pedagogico quanto piuttosto come un primo passo verso il mondo del lavoro».
UBS Optimus Foundation sostiene progetti attentamente selezionati a livello mondiale che agiscono nel settore istruzione, salute e clima e biodiversità. La fondazione serve da piattaforma per i clienti che vogliono rispondere in modo tangibile ai problemi più urgenti in ambito sociale ed ecologico. È proprio su questo che vuole lavorare UBS Benefizia Suisse – in collaborazione con partner e progetti della Svizzera. «Molti clienti ci hanno chiesto se siamo in grado di raccomandare qualche progetto solidale in Svizzera», afferma Duschletta. UBS Optimus Foundation sostiene da tempo anche qui da noi alcuni progetti selezionati, ma nel complesso il focus è sul Sud del mondo. «Con UBS Benefizia Suisse vogliamo ora mettere a disposizione anche dei nostri clienti le esperienze che abbiamo raccolto in tanti anni di impegno sociale come banca qui in Svizzera».
Sebbene UBS Benefizia Suisse sia agli esordi può contare su organizzazioni elvetiche con le quali UBS collabora già da molti anni – come LIFT, il programma di mentoraggio Rock Your Life e il programma di inserimento lavorativo Powercoders. «In Svizzera il punto dolente non è lo stesso del Sud globale. Per esempio qui da noi esiste un eccellente sistema educativo. Eppure, alcune persone più svantaggiate rimangono ai margini. Ora possiamo offrire soluzioni mirate», spiega Duschletta. In concreto UBS Benefizia Suisse intende dedicarsi a tre sfide sociali. Primo, si impegna per le pari opportunità attraverso l’istruzione – a prescindere dalla provenienza e dalle condizioni socioeconomiche. Secondo, promuove, grazie al suo impegno a favore dell’ambiente, progetti di conservazione della varietà naturale di animali, piante e habitat e misure di protezione del clima. E, terzo, intende migliorare le condizioni di vita delle persone svantaggiate in Svizzera e alleviare la povertà dando loro la possibilità di partecipare appieno alla vita sociale. «Però nel contempo osserviamo anche quali argomenti interessano oggigiorno la nostra clientela e non escludiamo di impegnarci anche in altri ambiti», conclude Duschletta.
Mutamento sistemico
Indipendentemente dal progetto scelto, per i donatori è importante sapere che UBS Benefizia Suisse non vuole sconfiggere solo sintomi di breve termine ma anche operare cambiamenti sistemici di lunga durata. Viene valutata l’efficacia di ogni singolo progetto così da dare ai clienti la possibilità di impegnarsi per cause gestite con professionalità – sapendo che ogni franco devoluto va direttamente a favore del progetto.
Ci sono tutte le condizioni affinché UBS Benefizia Suisse possa scrivere ancora tante storie di successo – come quella di Anna che, grazie alle esperienze con LIFT, ha ritrovato la speranza nel futuro. «I contatti con gli adulti e le altre persone dello stage mi hanno regalato tanto», afferma oggi con entusiasmo. Racconta di aver imparato a organizzare la giornata e a trovare un equilibrio tra stage, scuola ed esami. Per Anna una cosa è certa: «Seguirò la mia strada».
*Nome modificato