La strada che porta a Schlattingen, nella Turgovia, attraversa un paesaggio che sembra uscito da una fiaba. Incantevoli paesini circondati da colline e filari di meli immersi in prati lussureggianti su cui si allungano lembi di nebbia creano una suggestiva atmosfera mattutina. L’estate è finita da tempo, ma non appena la saracinesca automatica si apre come per magia su una delle serre, torna improvvisa la calda stagione. La temperatura qui dentro raggiunge i 21 gradi e l’umidità è quasi del 70%. È una foresta di foglie verdi. Disposte in file ordinate, le piante crescono rivolte verso la luce mentre i lunghi fusti si attorcigliano in basso a guisa di serpente e affondano le radici in un blocco cuboide di fibre organiche.
Tra le foglie verdi spicca il rosso vivo a sinistra dei pomodorini ciliegia grandi come palline da ping-pong e a destra, un po’ più grossi, dei pomodori a grappoli. Chissà se i pomodorini sono della stessa varietà particolarmente dolce che abbiamo appena assaggiato nella sala comune dell’azienda agricola Grob Gemüseanbau. «No, questi hanno un sapore piuttosto acido. Quelli dolci crescono là in fondo», risponde Stefan Grob che dirige la terza generazione dell’impresa di famiglia con la stessa intuizione imprenditoriale del padre Hansjörg, al quale si deve il successo dell’azienda.
Tra i primi fornitori
La famiglia Grob è legata a Lidl Svizzera da una lunga partnership: fin dalla fondazione del retailer nella primavera del 2009 la famiglia Grob fornisce ogni giorno prodotti freschi a Lidl attraverso la società commerciale Stegro – insieme a tanti altri produttori della regione. Carattere regionale e swissness occupano un posto di primo piano da Lidl Svizzera e poggiano su relazioni durature trasparenti con produttori svizzeri come la famiglia Grob. Ad oggi la catena di supermercati genera oltre il 50% del fatturato da prodotti di origine svizzera.
Ma Lidl Svizzera non è stata l’unica ad affermarsi come una solida realtà nel commercio al dettaglio elvetico. Anche la ditta Grob Gemüseanbau si è andata via via espandendo e, come uno dei primi fornitori, negli ultimi 15 anni ha beneficiato di una forte crescita. Sono quasi 100 le persone che lavorano fisse dai Grob a tempo pieno, alle quali si sommano circa 160 stagionali durante l’estate. Ogni anno vengono formati due apprendisti nel settore dell’agricoltura, della coltivazione di ortaggi e nel commerciale.
In sintonia con la natura
Lidl Svizzera e la famiglia Grob sono unite da valori molto simili: come l’impresa di commercio al dettaglio, anche il produttore di ortaggi scommette sull’uso di metodi innovativi per migliorare continuamente la sostenibilità dell’impresa. Sul fronte della sostenibilità la Grob Gemüseanbau svolge un ruolo pionieristico a livello nazionale: le sue serre sono riscaldate quasi esclusivamente con energia alternativa prodotta in loco.
È il 2006 quando Hansjörg Grob ha l’idea di sfruttare la geotermia. Ne nasce un progetto di assoluta esemplarità, prova di uno spirito visionario e unico in tutta la Svizzera. Ma ci vogliono ancora degli anni prima che la visione diventi realtà. Finalmente, tre anni fa, l’ingegnoso produttore riceve l’autorizzazione definitiva da parte del cantone e può avviare l’impianto geotermico. Sono serviti due fori di trivellazione che scendono fino a 1 100 metri di profondità per raggiungere l’acqua con una temperatura di 62 gradi presente nelle viscere della terra. Questa viene prelevata da una pompa e il calore ricavato viene raccolto in un grande accumulatore termico blu e usato per riscaldare le serre. Con la transizione al geotermico e l’utilizzo integrale del calore di processo dell’azienda, la Grob Gemüseanbau può oggi risparmiare fino a 1 500 tonnellate di CO2 all’anno.
A seconda della stagione, il produttore della Turgovia nelle sue serre coltiva ininterrottamente pomodori, insalata, cetrioli e altri tipi di ortaggi su una superficie di 7,5 ettari. L’attuale stagione dei pomodori sta per terminare. La serra lunga e larga 200 metri verrà completamente sgomberata, pulita e preparata per il ciclo successivo che inizia a fine gennaio. «I fusti di pomodoro non più produttivi vengono triturati e trasformati in compost», spiega Stefan Grob. All’impollinazione delle nuove piante ci pensano i bombi mentre per eliminare i parassiti, come bruchi o pidocchi, si ricorre agli insetti utili.
Il momento critico è il mattino, alle prime luci dell’alba. «Bisogna fare attenzione che sui pomodori non si formi la rugiada mattutina perché l’umidità può causare malattie», continua Stefan Grob. «È per questo che cominciamo a riscaldare le serre non appena si alza il sole». Ecco una giornata perfetta per la coltivazione dei pomodori: «Sole dal mattino presto fino a sera tardi, con una temperatura diurna massima di 21 °C e una minima notturna di 13-14 °C». I pomodori hanno bisogno di notti fresche per rigenerarsi.
La famiglia Grob coltiva – sia in serra che in pieno campo – più di 25 prodotti diversi per Lidl Svizzera, dai cetrioli e diverse insalate fino ai tuberi e cavoli. Il formentino, tradizionalmente una varietà invernale, viene ora coltivato e raccolto durante tutto l’anno, cosi come i pomodori, un tempo un frutto tipico dell’estate (sì, dal punto di vista prettamente botanico i pomodori sono un frutto!). Anche gli ortaggi seguono le mode. Per esempio il cavolo riccio, noto anche come cavolo verza o kale, è salito alla ribalta alcuni anni fa come superfood e ingrediente di uno stile alimentare sano, ma oggi non è più così in voga. Fedele al detto «Chi non risica non rosica », la famiglia Grob ha dato prova di spirito imprenditoriale e creatività gettandosi continuamente in nuovi progetti, come il lancio di un nuovo prodotto o di un imballaggio innovativo. «Qualche volta i consumatori accettano di buon grado le novità, altre volte no», racconta il produttore di ortaggi.
Crescere ancora insieme
«Abbiamo bisogno di partner lungimiranti, coraggiosi e intraprendenti», afferma Constantin Waldspurger, responsabile Acquisti di Lidl Svizzera. «Fin dall’inizio abbiamo privilegiato partnership alla pari, come quella coltivata con la famiglia Grob. Negli anni siamo cresciuti assieme».
Lungimiranza, coraggio e intraprendenza sono qualità che Stefan Grob ha in comune con il padre. Il figlio ha ben chiaro in testa come migliorare l’azienda di famiglia nel rispetto dell’ambiente. La parola d’ordine è fonti di energia rinnovabile: «Abbiamo montato collettori solari su ogni tetto e anche su una parte delle facciate. Trasformiamo l’elettricità in eccesso prodotta da fotovoltaico in calore che utilizziamo per il riscaldamento delle serre». L’obiettivo è raggiungere un bilancio negativo in termini di emissioni di CO2 e l’autosufficienza energetica. «In questo momento è in corso la procedura di autorizzazione per un impianto a biomassa che ci permetterà di riutilizzare i rifiuti biologici per produrre elettricità e dare così vita a un’economia circolare».
Lidl Svizzera è consapevole che, come operatore del commercio al dettaglio, contribuisce alle emissioni di gas a effetto serra. «Perciò la protezione del clima è presa in considerazione in tutte le nostre attività – dalla produzione dei prodotti fino alla gestione delle filiali», afferma Constantin Waldspurger, e aggiunge: «Entro il 2030 ci prefiggiamo di rifornire le filiali senza ricorrere ai combustibili fossili, promuovere progetti di largo respiro sul fronte del riciclo e della riduzione della plastica nonché produrre una quota del fabbisogno energetico delle nostre filiali da fotovoltaico».
Anche il piccolo carrello elettrico che si sposta autonomamente tra i pomodori accompagnato da un ronzio è alimentato a energia verde. «Come padre sono fiero di vedere che mio figlio espande la nostra impresa familiare con saggezza e ha delle visioni chiare per un futuro sostenibile », dice Hansjörg Grob. Ma il suo orgoglio più grande sono i quattro nipoti. «Vedere crescere una nuova generazione dentro l’azienda mi colma di gratitudine», afferma il nonno. Tutt’intorno brilla il rosso intenso dei pomodori svizzeri da produzione sostenibile – pronti ad essere raccolti e consegnati a Lidl Svizzera chiudendo così il circolo.