Un piacevole effetto secondario di un’offerta gestibile: gli sprechi di cibo vengo ridotti. «Inoltre, spesso adottiamo lo stesso design nelle filiali per risparmiare tempo e denaro in caso di ristrutturazioni. E grazie alla nostra rete internazionale abbiamo l’opportunità di acquistare grandi quantità a prezzi ridotti» spiega Milz.
Ovviamente, risparmiare oculatamente e attribuire grande importanza alla qualità conviene. Nel 2021 le vendite di prodotti biologici sono aumentate del 20 per cento e negli ultimi cinque anni sono complessivamente triplicate. L’interesse dimostrato dai clienti incoraggia Lidl Svizzera ad ampliare ulteriormente la gamma di prodotti biologici. Un esempio che illustra il binomio semplicità ed efficienza: Per le uova biologiche, l’azienda ha adottato il principio del «fratello gallo», che impedisce l’«abbattimento dei pulcini»: per ogni gallina ovaiola si alleva un gallo secondo metodi biologici. L’animale viene successivamente proposto come pollo arrosto. In questo modo si riesce a chiudere intelligentemente il cerchio tra la produzione di uova e di carne.
Consigliare, sostenere, contribuire
«Per noi la sostenibilità è un atteggiamento di base. Siamo convinti che vada di pari passo con il nostro modello aziendale Smart Discount» afferma Milz. La strategia punta sul dialogo a li-vello pubblico, la promozione della salute, il commercio equo e solidale, la protezione del cli-ma, la conservazione delle risorse e la biodiversità.
Che cosa significa esattamente? Lidl Svizzera utilizza l’ultimo aspetto, la biodiversità, come esempio. In questo settore ha avviato un proprio progetto di incentivazione, cofinanziando la ricerca di Agroscope e motivando i propri dipendenti a fare volontariato. Affianca inoltre i produttori svizzeri di frutta e verdura con consulenze specifiche per aziende agricole. Le misure per proteggere e promuovere la biodiversità sono pianificate insieme a esperti. Questo approccio si inserisce bene nella collaborazione con Agroscope, il centro di competenza della Confederazio-ne per la ricerca agricola. L’obiettivo è sviluppare soluzioni per ridurre al minimo l’uso di pesti-cidi. I primi risultati mostrano che l’allevamento di insetti utili è particolarmente efficace. Si tratta di insetti che si nutrono di afidi, vettori di virus. I risultati dei primi due anni sono stati così promettenti che sono in corso ulteriori ricerche.
Cosa si intende esattamente per volontariato? «Ogni anno Lidl Svizzera offre ai suoi dipendenti l’opportunità di partecipare a varie attività di volontariato, come le iniziative per la natura del WWF destinate a promuovere la biodiversità» spiega Milz. In una di queste attività hanno contribuito, ad esempio, a costruire siti di nidificazione per piccoli mammiferi e rettili o a bloccare l’avanzamento del bosco nei pascoli magri ricchi di specie». La conclusione di Torsten Friedrich, CEO di Lidl Svizzera: «Ogni anno non vedo l’ora di dare una mano e di toccare con mano cosa significa lavorare per la biodiversità in Svizzera.
«Perché sono in grado di affrontare problematiche che le singole aziende non possono risolvere da sole, le associazioni di categoria rivestono un’importanza centrale.»
Il rispetto dell’ambiente non è solo tendenza e un legante per il team, ma è anche essenziale se l’industria alimentare vuole sopravivere. Gli esperti avvertono: se non raggiungiamo gli obiettivi di emissione fissati a un massimo di 1,5 gradi di riscaldamento, le conseguenze potrebbero essere devastanti. Siccità, inondazioni, catene di approvvigionamento al collasso: se non scenderemo a zero emissioni entro il 2050, il futuro della produzione agricola sarà incerto. «Il commercio di prodotti alimentari poggia su un ambiente intatto. Perché solo questo garantisce la qualità e la disponibilità dei nostri prodotti a lungo termine. E in tal senso è il presuppo-sto per mantenere la promessa di qualità ai nostri clienti, oggi e in futuro» afferma Milz. E aggiunge: «Nel contempo sappiamo che le nostre merci lasciano un segno sul nostro pianeta: dall’estrazione delle materie prime alla loro trasformazione in prodotti, fino al trasporto, al consumo e allo smaltimento. Il cambiamento climatico, che procede più velocemente del previsto, e la drammatica perdita di biodiversità la preoccupano. Non solo perché l’agricoltura e l’alimentazione hanno un impatto significativo sul clima. Ma anche perché l’assortimento po-trebbe risentire delle conseguenze. Il passo verso un futuro vivibile inizia con la responsabilità personale, sottolinea Milz, e questa inizia internamente.
Premiato per l’equità e la parità salariale
Quello che pochi sanno: quando si parla di pari opportunità, Lidl Svizzera è all’avanguardia. Nel 2022 l’azienda ha ottenuto per la terza volta consecutiva la certificazione per la «Good Practice in Fair Compensation», un label dell’Associazione svizzera per i sistemi di qualità e di management (SQS). La sostenibilità comprende anche fattori sociali come l’uguaglianza di genere e la promozione di genere. «Oltre il 50 per cento delle filiali è gestito da donne e ben il 67 per cento dei team di gestione delle filiali è composto da donne. E i genitori ricevono due settimane in più di congedo maternità o paternità. Spesso viene loro offerta la possibilità di lavorare a tempo parziale per conciliare meglio famiglia e carriera», spiega Milz. Lidl Svizzera rinuncia anche alla deduzione di coordinamento nelle casse pensioni, il che va in particolare a beneficio di chi lavora a tempo parziale. Stefan Andexer, Chief Human Resources Officer Lidl Svizzera, afferma sul tema della parità salariale: «Non vediamo alcun motivo per cui un lavoro uguale non debba essere pagato allo stesso modo. Consideriamo questo riconoscimento una conferma del nostro impegno e cogliamo l’occasione per inviare un segnale a favore della parità di trattamento al di là del settore in cui operiamo».
Nonostante siano stati compiuti numerosi progressi siamo ancora lontani dal raggiungere l’obiettivo di zero emissioni inquinanti. Per questo è necessario l’impegno di tutti. «Le associazioni di categoria rivestono un’importanza centrale perché sono in grado di affrontare temi che le singole aziende non possono risolvere da sole. Ne è un esempio la sigla di un accordo che dimezza gli sprechi alimentari» spiega Milz, sottolineando anche l’importanza di obiettivi climatici misurabili cui tutti possano orientarsi. Ciò che la fa ancora sperare: «La sostenibilità ha ormai bussato anche alla porta dei top manager. Per molte aziende è diventata una priorità assoluta». A rallegrarsene non sono solo i clienti, ma anche l’ambiente.