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Erika Meins, responsabile del Mobiliar Lab for Analytics all’ETH di Zurigo davanti all’installazione interattiva di Mélodie Mousset nella mostra della Mobiliare a Berna. Photo: Laurin Nowacki, Sascha Moetsch

Economia Contenuto partner: la Mobiliare

La realtà virtuale contro lo stress reale

Gli assistenti digitali semplificano e velocizzano attività e aprono possibilità. Eppure provocano anche stress a sempre più persone. Il Mobiliar Lab for Analytics all’ETH di Zurigo sta studiando come usare le nuove tecnologie per gestire lo stress.

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A casa al PC, lo smartphone vicino. Una notifica fa «ding!», un’altra «pop!». Un’ultima risposta in chat e un mail da inviare. La call sta per iniziare, ma arriva un WhatsApp. Dopo c’è da cucinare, mangiare e poi di nuovo al PC.

Le tecnologie digitali scandiscono la vita. Tanti piccoli assistenti digitali ci rendono più efficienti e ci aiutano a restare connessi con famiglia, amici, azienda e mondo. Non siamo mai stati così flessibili in termini di orari e luogo di lavoro, una libertà digitale che ci aiuta a conciliare meglio vita privata e professionale, ma che crea anche nuove pressioni. Tra interruzioni continue e reperibilità permanente, sempre più persone si sentono stressate e oppresse dall’incessante bombardamento digitale.

«Gli ormoni dello stress come l’adrenalina e il cortisolo ci consentono grandi performance fisiche e mentali, per esempio per un progetto urgente o una presentazione importante», spiega Erika Meins, responsabile del Mobiliar Lab for Analytics dell’ETH di Zurigo. Gli ormoni dello stress sono positivi, ma solo per sfide brevi. «Lo stress sul posto di lavoro dura spesso più a lungo e il corpo non ha tempo per scaricarlo. Se non riusciamo più a staccare la spina quando si cronicizza, da positivo lo stress diventa negativo».

Il mouse che misura lo stress

Dal 2018 il Mobiliar Lab fa ricerca sull’uso responsabile dell’intelligenza artificiale (IA) e di altre nuove tecnologie. Anche lo stress è un punto cruciale della ricerca. Sinora le interruzioni digitali del lavoro sono state studiate perlopiù in relazione al loro impatto su rendimento e produttività. Nel laboratorio è stato per la prima volta dimostrato che influiscono anche sulla quantità di cortisolo rilasciato e quindi sulla reazione biologica del corpo allo stress. Con l’IA i ricercatori sono riusciti anche a riconoscere lo stress sul posto di lavoro solo da come le persone digitano sulla tastiera e muovono il mouse, senza smartwatch o altri dispositivi. Il movimento del cursore più frequente e meno preciso denota stress. Con questo metodo, lo stress si riconosce persino meglio rispetto a una registrazione del battito cardiaco.

Misurare lo stress è una cosa, sviluppare strategie contro lo stress cronico un’altra: «Per quanto riguarda lo stress, le nuove tecnologie e l’IA possono essere al contempo parte e soluzione del problema», spiega Erika Meins. Il laboratorio ha quindi sviluppato un training per gestire lo stress basato sulla realtà virtuale (VR) che monitora l’attività cardiaca tramite la respirazione. Sensori misurano l’effetto del training sulla frequenza cardiaca.

Se questa diminuisce, cala anche la tensione e nello scenario virtuale del visore il sole tramonta in tempo reale. Il rilassamento fisico così ottenuto è nettamente maggiore rispetto allo stesso training svolto di fronte a un normale schermo. Una volta assimilato il metodo, il supporto del visore diventa superfluo e per rilassarsi basterà solo qualche respiro.

«Le nuove tecnologie e l’IA possono essere parte e soluzione del problema.»

Erika Meins

responsabile del Mobiliar Lab all’ETH di Zurigo

Tra arte e ricerca

Nella mostra nella sede della direzione della Mobiliare di Berna visitatori e collaboratori sperimentano cosa si prova nel training della respirazione VR. L’esposizione dal titolo «CTRL+ ALT+RELAX, una mostra che invita a prendere fiato» fonde arte e interazioni digitali. Creata appositamente da Mélodie Mousset per la mostra, è un’installazione artistica interattiva VR esposta anche alla Biennale di Venezia. L’artista francese che vive e lavora a Zurigo è stata artista residente al Mobiliar Lab e si è ispirata per l’opera all’attività di ricerca del laboratorio sullo stress. Nell’installazione i visitatori agiscono direttamente sul benessere di una creatura virtuale simile a un Tamagotchi degli anni ’90 con l’aiuto di un visore VR.

Diavoleria tecnologica? Per niente! Erika Meins ha riconosciuto le grandi potenzialità di queste tecnologie per la gestione dello stress. Il laboratorio sviluppa anche altre applicazioni per aiutare a prevenire lo stress cronico, come un’app che associa il rilassamento muscolare mirato a un biofeedback attraverso la tecnologia VR e un ambiente VR personalizzato a controllo vocale. Ma questo non basta. «È importante trovare il giusto equilibrio nell’uso della tecnologia », dice Meins.

«Programmando per esempio pause che spezzino l’attività davanti allo schermo». Oltre a una buona autodisciplina, anche i datori di lavoro hanno obblighi. «Nel nostro universo lavorativo digitale serve una nuova idea di collaborazione responsabile, ad esempio in termini di orari di presenza e possibilità di lavorare senza disturbi». È infatti molto più facile cambiare la cultura del lavoro in un’azienda che la reazione del corpo allo stress, frutto di milenni di evoluzione.

«CTRL+ALT+RELAX, una mostra che invita a prendere fiato» alla sede della direzione della Mobiliare, Bundesgasse 35 a Berna, fino al 31.12.2025. Orari di apertura: da lunedì a venerdì dalle 7:00 alle 17:00. Maggiori informazioni, anche sul programma collaterale, su mobiliare.ch/relax


«I piccoli momenti di felicità mi danno energia»

Barbara Agoba, responsabile Risorse umane alla Mobiliare, parla della salute sul lavoro e di cosa rende più forti i collaboratori.

Ci sono molti metodi per affrontare lo stress: combatterlo, evitarlo o ridurlo. Lei quale usa?

Barbara Agoba: La cosa che mi aiuta di più è essere presente sul momento e sempre consapevole delle cose per le quali sono e posso essere grata. I piccoli momenti di felicità nella vita quotidiana mi danno energia, come un sano confronto con il mio team, guardare l’alba o anche fare una passeggiata durante la pausa pranzo o cenare con la famiglia. E poi faccio attenzione al riposo.

Quando lo stress è positivo per lei?

Sono felice quando con il mio team riesco a trovare una soluzione a problemi complessi. Al giorno d’oggi si tende spesso a trascurare gli aspetti positivi del lavoro, soprattutto da parte dei media. Eppure, quando si parla di salute e benessere, anche elementi come le interazioni sociali, una routine strutturata, la possibilità di mettersi in gioco e di crescere personalmente e professionalmente sono di cruciale importanza.

In qualità di responsabile delle risorse umane, ha il dovere di prendersi cura dei suoi dipendenti, non solo sul piano professionale, ma anche sul piano personale. Cosa fa la Mobiliare per garantire che i suoi dipendenti restino in buona salute anche in periodi di stress?

Viviamo una cultura aziendale nella quale quando le persone si incontrano si sentono allo stesso livello e si stimano. Proteggiamo e rispettiamo la personalità e la salute dei nostri collaboratori. I nostri dirigenti agiscono secondo un’idea di leadership condivisa. Inoltre, la Mobiliare garantisce condizioni di lavoro flessibili che consentono al personale di organizzare la propria vita professionale e privata in base alle esigenze individuali.

Quali aiuti offre nel concreto la Mobiliare?

Esiste un’ampia gamma di offerte, come corsi interni su resilienza, gestione dei carichi e dello stress o sul primo soccorso per la salute mentale. Nel team Gestione della salute in azienda (GSA) della nostra affiliata XpertCenter, il nostro personale – ma anche PMI esterne – possono prenotare servizi dedicati alla salute sul posto di lavoro. E nella mostra in corso scoprire in modo ludico come le realtà virtuali possano favorire attivamente il rilassamento.

Foto: la Mobiliare

Barbara Agoba Responsabile Risorse umane

Dichiarazione: Questo contenuto è stato creato dalla redazione di Sustainable Switzerland su incarico di la mobiliare.

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