Ma quali sono nello specifico i fattori che determinano questo senso di soddisfazione? In un meta-studio di Google chiamato «Aristoteles», Julia Rozovksy, Manager People Analytics del gigante informatico, ha condotto per diversi anni una ricerca sull’efficacia dei team di lavoro. Sono stati esaminati fattori legati alla personalità come l’istruzione, gli hobby e il background biografico, ma nessuno di essi si è rivelato essenziale. Ciò che contraddistingueva i 180 team di maggior successo era piuttosto la sicurezza psicologica. I gruppi più innovativi e competitivi si sono rivelati essere quelli che sentivano di poter commettere errori e di poterne parlare o che avevano avuto spazio sufficiente per la creatività. Chi teme le critiche, è soggetto al micromanagement o deve svolgere i propri compiti costantemente sotto stress, è meno portato a fidarsi e quindi non si impegna al massimo nel proprio lavoro.
Janine Hohengasser può confermarlo. «Conformemente al motto “Le persone fanno Lidl”, ci impegniamo nei confronti dei membri del nostro personale e siamo convinti che dipendenti soddisfatti siano alla base del nostro successo. Ecco perché vogliamo offrire loro condizioni ottimali, affinché si sentano a proprio agio sul lavoro e possano sviluppare appieno il proprio potenziale».
La trasparenza salariale promuove la sicurezza
E anche la trasparenza dei sistemi è importante. Lidl Svizzera, ad esempio, garantisce un salario minimo di 4.360 franchi, più la tredicesima mensilità. Inoltre, si applicano solo contratti di lavoro a tempo indeterminato, e anche la cassa pensioni viene pagata diligentemente. Ogni franco di salario è assicurato dalla LPP, senza alcuna deduzione di coordinamento, il che assicura una buona previdenza anche ai dipendenti part-time. «Poiché il personale è costituito per il 70% da donne, abbiamo molti dipendenti che non lavorano al 100%. L’opzione part-time è adatta a molti genitori, e ci permette di promuovere l’equilibrio tra famiglia e lavoro», spiega Janine Hohengasser. Questo è probabilmente uno dei motivi per cui Lidl Svizzera offre ai propri dipendenti quattro settimane in più di congedo di maternità o due settimane di congedo di paternità, continuando a pagare i salari al 100%.
Ma l’equità di trattamento non deve essere stabilita solo tra uomini e donne, bensì anche tra dipendenti più anziani e più giovani o tra stranieri e svizzeri. Per questo motivo, l’Associazione Svizzera per la certificazione dei Sistemi di Qualità e di Management (SQS) ha certificato il grande distributore per la terza volta consecutiva con la «Good Practice in Fair Compensation». Tale riconoscimento viene assegnato alle aziende che fanno verificare e certificare il proprio sistema salariale secondo criteri riconosciuti. Con questa certificazione, Lidl Svizzera intende essere un esempio di equità retributiva.
Stefan Andexer, Chief Human Resources Officer di Lidl Svizzera, afferma: «Per noi, non c’è alcun motivo per cui a pari lavoro non debba corrispondere pari retribuzione. Consideriamo questo riconoscimento come una conferma del nostro impegno, e desideriamo inviare un segnale per la parità di genere oltre il settore stesso». Infatti, spesso il motivo delle retribuzioni inique è che le aziende non hanno una visione d’insieme o i loro sistemi retributivi sono obsoleti. In questi casi, vale la pena effettuare un’analisi della parità salariale.
Empowerment vincente
La domanda è: quali fattori, oltre a quelli finanziari, contribuiscono alla serenità lavorativa? La ricercatrice motivazionale Christina Guthier cita a tal proposito l’autoefficacia, l’empatia e il recupero delle forze, realizzabili con misure concrete come quelle proposte dal sistema di gestione della salute sul lavoro. Per esempio: una cultura manageriale fondata sulla valorizzazione delle persone, posti di lavoro ergonomici, sensibilizzazione allo stress, tutela della salute ed equilibrio tra lavoro e vita privata. In tal modo, si possono incrementare le risorse dei dipendenti e ridurre lo stress mentale sul lavoro. Lidl Svizzera ha attuato tale politica in modo così esemplare da ottenere il marchio «Friendly Work Space» da Promozione Salute Svizzera. Andexer spiega quali misure vengono applicate in termini concreti: «Le opportunità di formazione e formazione continua consentono la crescita personale. Un’infrastruttura che promuove la salute e, soprattutto, condizioni di lavoro eque contribuiscono alla soddisfazione dei dipendenti. E poiché ci assumiamo anche la nostra responsabilità ambientale, i dipendenti ci sostengono con piena convinzione».
Di solito sono le piccole cose a fare la differenza, ad esempio lavorare solo 41 ore alla settimana invece di 42; dopo tutto, si tratta di più di 7 giorni l’anno guadagnati. Andexer è stupito dall’impatto positivo di tutte le misure: «L’esperienza di acquisto dei nostri clienti è migliore se i dipendenti sono cordiali e motivati. Un’atmosfera lavorativa positiva è un investimento assolutamente vantaggioso per tutti».