Puntare sugli investimenti sostenibili
Ma come si può investire in modo mirato garantendosi investimenti fruttuosi e promuovendo al contempo la sostenibilità? Questo aspetto viene discusso intensamente a livello mondiale in ambito accademico, economico, politico e anche dalle autorità di regolamentazione responsabili della supervisione dei mercati finanziari. Come può il comportamento d’investimento sostenere la decarbonizzazione dell'economia? Come si può ridurre la dipendenza dalle fonti energetiche fossili e promuovere l'uso delle energie rinnovabili? Come si può preservare la biodiversità? O più semplicemente: quale comportamento di investimento contribuisce a lasciare una Terra vivibile ai nostri figli?
Anche gli organi responsabili della gestione delle casse pensioni, solitamente i consigli di fondazione con rappresentanza paritaria, si occupano sempre più intensamente di queste questioni. In Svizzera nel suo complesso, il patrimonio delle casse pensioni è cresciuto fino a oltre 1.000 miliardi di franchi. Si tratta di un volume che può fare la differenza. Sebbene la Legge federale sulla previdenza professionale per la vecchiaia, i superstiti e l’invalidità (LPP) e le relative ordinanze non impongano alcun obbligo al riguardo, attualmente numerose casse pensione hanno già sviluppato strategie di sostenibilità e incorporato vari principi di sostenibilità nelle loro attività di investimento. Ciò avviene nella consapevolezza della loro responsabilità e delle crescenti esigenze degli assicurati.
Sostegno e promozione mirati
Una seria valutazione della situazione costituisce il punto di partenza ottimale per uno sviluppo efficace e il successivo monitoraggio di una strategia di investimento sostenibile. Oltre ad ampliare costantemente le soluzioni d'investimento sostenibili, sei anni fa UBS è stata una delle prime banche in Svizzera ad avviare e promuovere questi sforzi tramite «UBS Sustainability Analytics». Grazie a questo servizio in continuo sviluppo, anche i gestori di casse pensione più piccole, ad esempio, dispongono di informazioni trasparenti e dettagliate sul profilo ESG (ambientale, sociale e di corporate governance) dei loro investimenti in azioni e obbligazioni. Viene misurata e documentata anche l'impronta di carbonio degli investimenti. Solo tali approfondimenti consentono di prendere decisioni fondate e mirate nell'ambito della strutturazione sostenibile del patrimonio di una cassa pensione.
L'autoregolamentazione come soluzione dinamica
La scorsa estate la Schweizerische Pensionskassenverband ASIP ha sviluppato una guida ESG dettagliata per i suoi membri e a dicembre l'ha integrata con gli standard di rating ESG. Questi ultimi sono già entrati in vigore all'inizio del 2023. Tali linee guida, che prevedono un'autoregolamentazione proattiva, servono come raccomandazioni e possono essere continuamente migliorate e adattate in linea con le nuove scoperte scientifiche e le esigenze della società.
Chi si preoccupa che il proprio patrimonio privato sia investito in modo sostenibile, può avere la certezza che il capitale previdenziale del secondo pilastro viene già gestito secondo chiari principi di sostenibilità, o almeno lo sarà in futuro.