Il centro di distribuzione merci di Lidl Svizzera nella Romandia ha quasi la stessa superficie del centro del comune di Sévaz (Friburgo), dall’altra parte della Route Cantonale. È qui che, poco lontano dal Lago di Neuchâtel, ogni giorno vengono movimentate centinaia di tonnellate di generi alimentari. Da questo enorme magazzino di logistica partono le consegne per quasi la metà delle oltre 170 filiali svizzere dell’impresa di commercio al dettaglio.
Sono le 19.30 quando Thomas Horvat inizia il turno e comincia a caricare il camion con frutta, verdura, carne e latticini. Il carico di merce fresca è destinato alle due filiali Lidl di Briga e Conthey. Ma per il trasporto notturno di andata e ritorno Horvat non sale di certo sul solito veicolo a diesel: il suo camion scintillante è a trazione elettrica, un modello realizzato dall’azienda specializzata Designwerk Technologies di Winterthur.
Il sole nel serbatoio
Questo veicolo da 680 CV ha il vantaggio di non generare emissioni e anche l’elettricità con cui viene alimentato deriva, in linea con la strategia aziendale, da energia rinnovabile. Lidl Svizzera ha allestito una stazione di ricarica rapida presso il centro di logistica di Sévaz. L’elettricità necessaria viene prodotta da un impianto solare installato sul tetto dell’edificio che con i suoi 2,8 milioni di kWh è in grado di rifornire di energia pulita per un anno intero mille economie domestiche. Grazie a questa e numerose altre iniziative sostenibili Lidl Svizzera è una delle realtà pionieristiche del settore. Per Daniel Stolz, Senior Manager Logistics di Lidl Svizzera, i mezzi pesanti elettrici sono non soltanto un’alternativa nella flotta veicoli ma anche «una soluzione che combina prestazioni, ecologia ed economicità nella logistica di distribuzione». È opportuno ricordare che più di un terzo di tutte le emissioni di CO₂ di Lidl Svizzera è imputabile al settore dei trasporti. Altrettanto elevato è quindi il potenziale di riduzione.
Nuovi modelli di mobilità
L’azienda non si affida però solo all’elettricità come tecnologia di trazione e infatti i primi e-truck sono stati adottati già quasi dieci anni fa. Insieme ai suoi partner svizzeri della logistica, a varie istituzioni della ricerca e all’industria energetica, Lidl Svizzera sta lavorando da diversi anni allo sviluppo e alla realizzazione di concetti di mobilità sostenibili per il clima e l’ambiente. Questi comprendono, otre all’utilizzo di energia solare, lo sfruttamento come carburante di altre risorse rinnovabili, p. es. il biogas o il biodiesel, nonché la creazione delle vie di approvvigionamento e delle stazioni di rifornimento necessarie. Oggi Lidl Svizzera percorre più della metà dei chilometri di trasporto senza diesel.
Dal 2014 l’impresa è riuscita ad abbattere di oltre il 40% le emissioni di CO₂ per unità di spedizione trasportata. Ma, spiega Daniel Stolz, l’azienda ha ancora in cantiere grandi progetti e si è posta l’obiettivo di rifornire tutte le filiali senza combustibili fossili al più tardi entro il 2030.
E aggiunge con convinzione: «La sostenibilità ha bisogno di diversità. Per questo investiamo in tecnologie d’avanguardia. Secondo noi il fattore decisivo è il passaggio dai combustibili fossili alle energie rinnovabili; il concetto di trazione è secondario. Siamo aperti alle nuove tecnologie e convinti che, in base al tipo di guida, sia necessario utilizzare il modello di propulsione più adatto: l’importante è emanciparsi dal fossile».
Di conseguenza Lidl Svizzera è dotata non solo di autocarri elettrici ma anche di veicoli pesanti alimentati a GNL (gas naturale liquefatto o, più precisamente, metano liquido) e bio- GNL (biogas liquido) e, come precisa Daniel Stolz, da giugno del 2019 sono in servizio anche stazioni di rifornimento aziendali. I veicoli a GNL sono gestiti da diversi partner di logistica con i quali Lidl Svizzera ha posato la prima pietra per una logistica più sostenibile. Ad oggi il 20% circa di bio-GNL viene miscelato con il GNL ma la percentuale è destinata a salire.
Particolarmente importanti sono anche i vantaggi che derivano dal rifornimento con bio-GNL: gli studi di un team di ricerca interdisciplinare in collaborazione con Lidl Svizzera hanno dimostrato che l’impiego di biogas liquido non fossile ricavato dai residui riduce le emissioni di CO₂ del 74% rispetto agli autocarri a diesel. Un motivo in più che spiega perché Lidl Svizzera sia impegnata ad aumentare la quota di bio-GNL. L’unico problema è che il biogas deve essere tuttora importato dall’estero – e non è esente dall’imposta sugli oli minerali. Lidl Svizzera pertanto ammette di avere un forte interesse affinché la produzione di bio-GNL decolli anche nel nostro Paese.
«L’impiego di carburanti biogenici gioca un ruolo centrale nella nostra tabella di marcia ‘Senza combustibili entro il 2030’», spiega Daniel Stolz. Per la logistica green di Lidl Svizzera sarebbero stati investiti anche altri fondi. «Non potenziamo solo la nostra flotta di veicoli elettrici bensì lavoriamo intensamente anche alla transizione della nostra infrastruttura da GNL a bio- GNL sostenibile (biometano da residui biogenici), nella logistica di distribuzione regionale abbiamo già adottato diversi mezzi pesanti a CNG funzionanti al 100% con biogas svizzero e usiamo il biodiesel da scarti alimentari come additivo per la nostra flotta a diesel convenzionale». Ad oggi la quota di biodiesel aggiunta da parte di un partner logistico è già di quasi il 20%.