Non è solo il formato delle celle a cambiare, ma anche l’interno della piccola fonte di energia, ovvero la chimica delle celle. A tal fine, l’azienda ha adeguato le quantità di materie prime necessarie. Se da un lato sono stati aumentati il contenuto di nichel e la percentuale di silicio, dall’altro è stato possibile ridurre la percentuale di cobalto. Ciò si ripercuote positivamente sulla densità di energia e, quindi, anche sui dati prestazionali di un veicolo elettrico.
Notevoli progressi tecnici sono previsti anche per gli accumulatori di energia, la propulsione e la tecnologia di ricarica delle auto elettriche della «nuova classe» del BMW Group, che in futuro potranno contare su una tensione aumentata a 800 volt. Tutto questo ottimizza, tra l’altro, l’immagazzinamento di corrente continua presso le stazioni di ricarica rapida. La potenza di ricarica notevolmente aumentata riduce anche del 30% il tempo necessario per ricaricare la batteria dal 10 all’80%.
Nello sviluppo della nuova tecnologia di stoccaggio, il team di ricerca del BMW Group è riuscito a ridurre significativamente i costi dell’accumulatore ad alto voltaggio. Considerando le premesse vigenti sul mercato, i costi possono essere ridotti fino al 50% rispetto alla generazione attuale. L’azienda si è posta l’obiettivo di portare i costi di produzione dei modelli totalmente elettrici al livello dei veicoli con la più moderna tecnologia di motore a combustione.
In base all’esempio dell’economia circolare, il BMW Group non verifica, però, solo le tecnologie, ma tutti gli sviluppi e i processi di produzione in modo critico in termini di ecocompatibilità e bilancio ecologico. Le materie prime, quali cobalto e litio, utilizzate per la nuova generazione di celle di accumulo BMW provengono da miniere certificate. L’azienda ottiene così la massima trasparenza sui metodi di estrazione e può garantire un’estrazione responsabile.
I processi circolari riducono, inoltre, il fabbisogno di nuove materie prime e il rischio di violazione degli standard ambientali e sociali nella catena di fornitura e portano, in genere, a emissioni di CO₂ nettamente inferiori. L’obiettivo a lungo termine del BMW Group è quindi quello di utilizzare una cella di accumulo completamente circolare.
E i prossimi progressi innovativi stanno già prendendo forma. La nuova tecnologia di stoccaggio offre così la possibilità di utilizzare per la prima volta catodi al litio-ferro-fosfato (LFP). In questo modo, si può rinunciare completamente a materie prime critiche, come cobalto e nichel. Parallelamente, il BMW Group promuove anche lo sviluppo di batterie allo stato solido (All-Solid-State-Battery, ASSB). Entro la fine del decennio dovrebbero essere presentate batterie ad alto voltaggio di questo tipo pronte per la produzione in serie.