Questa primavera, l’azienda ha inoltre presentato un progetto rivoluzionario per il futuro ecologico della produzione di automobili: nella cosiddetta iFACTORY, vengono ulteriormente ottimizzati concetti quali l’efficienza energetica, il risparmio delle risorse e la prevenzione dei rifiuti. L’esempio tangibile di questa tecnologia di produzione coerentemente orientata alla sostenibilità e all’economia circolare sarà un nuovo stabilimento a nord-ovest della città ungherese di Debrecen in cui, a partire dal 2025, verranno costruiti i modelli BMW totalmente elettrici della «nuova classe».
«Lean», «Green» e «Digital»
L’aspirazione è, nondimeno, quella di osservare la produzione automobilistica da una prospettiva globale e di reinventare il tutto. In quest’ottica, il gruppo intende assumere un ruolo di primo piano nel settore, per quanto riguarda la protezione del clima e la competitività. «Questo è il nostro masterplan per la produzione del futuro», spiega Milan Nedel- jkovic, membro del consiglio di amministrazione di BMW AG responsabile della produzione. «Lean», «Green» e «Digital»: è così che dovrebbe essere la fabbrica di automobili di domani.
In questo contesto, «Lean» indica un metodo di produzione nuovo, efficiente, preciso e altamente flessibile, che garantisce strutture più concorrenziali. «Green» è sinonimo delle più recenti tecnologie circolari e rispettose delle risorse. «Con il nostro stabilimento di Debrecen, stiamo pianificando la prima fabbrica di automobili al mondo che rinuncerà completamente all’impiego di fonti energetiche fossili nei suoi processi di produzione», afferma Milan Nedeljkovic. «Sarà il nostro primo stabilimento automobilistico alimentato a zero emissioni di CO₂. Questo ci rende pionieri indiscussi.» Infine, con il termine generico «Digital» si intende riunire sotto un unico concetto le innovazioni nei settori della virtualizzazione, dell’intelligenza artificiale e della scienza dei dati, per consentire al BMW Group di raggiungere una forma molto efficace di configurazione dei processi digitali.
Economia circolare ambiziosa
L’iFACTORY forse è ancora pura teoria dall’aspetto accattivante e ben orchestrata, ma già oggi gli sviluppatori e gli ingegneri dell’azienda si occupano intensamente di come utilizzare l’idea dell’economia circolare per una produzione di automobili che sia il più sostenibile possibile. Ad esempio, per l’acciaio e l’alluminio sono stati stabiliti processi circolari chiusi tra i siti di produzione e i fornitori. Di conseguenza, circa il 70% dei rifiuti d’acciaio provenienti dal reparto presse e i resti in alluminio sono entrati nel circuito del riciclaggio creando un «closed loop». E già le bozze delle centinaia di componenti dei veicoli vengono pensate e sviluppate sempre di più e più a lungo nel rispetto dei principi del design circolare.
Ciò significa soprattutto ridurre la varietà dei materiali. Un buon esempio di quest’idea è rappresentato dal sedile di un’auto. Oggi il rivestimento e il materiale espanso sottostante vengono realizzati con diversi materiali. Non è facile separare questi materiali, né riciclarli insieme per dare vita a un materiale utilizzabile. Anche i diversi collegamenti tra i materiali, come adesivi o filati, giocano un ruolo importante.