Per quanto riguarda le materie prime come il cobalto e il litio, sono urgentemente necessarie nuove soluzioni affinché l’elettromobilità sia più sostenibile rispetto alla tecnologia a combustione. Per questo motivo il BMW Group, ad esempio, si approvvigiona di cobalto proveniente solo da miniere rigorosamente ispezionate in Marocco e Australia, che viene messo a disposizione dei fornitori per l’ulteriore lavorazione. Questo produttore premium acquista il litio in Australia e in Argentina, dove si fa particolare attenzione affinché la risorsa acqua venga utilizzata con parsimonia durante l’estrazione.
«Siamo consapevoli della nostra responsabilità»
In alcune miniere, i diritti umani vengono ignorati. Dal Congo, ad esempio, giungono segnalazioni di sfruttamento minorile e condizioni di lavoro pericolose per i minatori. «Siamo consapevoli della nostra responsabilità e ci impegniamo a garantire il rispetto degli standard ambientali e sociali nella nostra rete di fornitori. I nostri requisiti elevati si applicano a tutti i fornitori in tutto il mondo, e sono integrati in ogni contratto assegnato», afferma Joachim Post, Membro del Consiglio di Amministrazione di BMW AG per gli Acquisti e la Rete dei Fornitori, spiegando l’approccio del Gruppo automobilistico. «A tal fine, lavoriamo a stretto contatto con i nostri fornitori per garantire la trasparenza delle catene di fornitura, ampiamente ramificate e dinamiche, e rendere tracciabili i flussi di merci».
Nel 2018, il BMW Group e altri partner hanno lanciato l’iniziativa intersettoriale «Cobalt for Development » in Congo. L’obiettivo del progetto, attuato dalla Gesellschaft für internationale Zusammenarbeit (GIZ), consiste nello sviluppare ulteriormente e professionalizzare il settore minerario artigianale locale. Nell’ambito dell’iniziativa, vengono formati i minatori delle micro miniere. Inoltre, la promozione di ulteriori opportunità di reddito per le famiglie che risiedono nelle regioni delle micro miniere riduce la dipendenza dagli introiti generati dai minori, consentendo così la loro scolarizzazione.
Per quanto riguarda le materie prime come il cobalto e il litio, sono urgentemente necessarie nuove soluzioni affinché l’elettromobilità sia più sostenibile rispetto alla tecnologia a combustione.
In varie iniziative, il BMW Group si impegna inoltre a standardizzare gli approcci gestionali per l’attuazione della due diligence sui diritti umani oltre l’azienda stessa. Questo include il dialogo settoriale sul rispetto dei diritti umani nella rete globale di fornitura e nella creazione di valore dell’industria automobilistica tedesca. A livello internazionale, l’azienda partecipa a iniziative che mirano a standardizzare l’estrazione delle materie prime. Certificando le miniere secondo i principi dell’«Initiative for Responsible Mining Assurance» (IRMA) o della «Aluminium Stewardship Initiative» (ASI), il BMW Group promuove il rispetto degli standard ambientali e sociali fin dalla fase di estrazione delle materie prime.
Per garantire la conformità agli standard sociali e ambientali richiesti, l’azienda ha organizzato le proprie catene di fornitura in modo tale che le valutazioni dirette dei fornitori e gli audit in loco, così come le indagini condotte esternamente, rientrino nel processo in modo permanente. Le potenziali violazioni dei requisiti vengono verificate da un team specializzato. Se necessario, viene avviato un processo di escalation. Come primo passo, vengono sviluppate misure di miglioramento insieme al fornitore. Se questi sforzi non hanno successo, come conseguenza finale si ammonisce il fornitore rispetto al rischio di chiusura del rapporto commerciale. Dal 2014, tutti i fornitori diretti e i loro subfornitori sono tenuti per contratto a rispettare gli standard ambientali e sociali specificati dal BMW Group.