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«Gli edifici divoratori di energia non sono più accettabili»

Dr. Veronica Weisser è economista e Fellow dell'UBS Sustainability and Impact Institute. Immagine: Shutterstock. Andreas Zimmermann, UBS

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«Gli edifici divoratori di energia non sono più accettabili»

In Svizzera circa il 60 percento degli edifici vengono ancora riscaldati con energia fossile. Il motivo per cui un numero maggiore di proprietari deve convincersi di eseguire un risanamento rispettoso dal punto di vista del clima viene analizzato da Veronica Weisser, economista e membro dell’UBS Sustainability and Impact Institute.

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«Gli edifici divoratori di energia non sono più accettabili»

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Signora Weisser, lei si interessa attivamente a temi relativi alla compatibilità climatica degli edifici. Quante volte avrebbe voglia di suonare al campanello di un’abitazione per parlare con i proprietari della situazione energetica del loro immobile?

Veronica Weisser: infatti la tentazione c’è, anche perché so che un risanamento porta i suoi frutti con il tempo, ma non voglio disturbare le persone e mi rivolgo quindi principalmente nel mio lavoro ai catasti delle emissioni che mostrano dove gli edifici perdono energia inutilizzata. Lei però ha ragione: vi è effettivamente una grande necessità d'azione per quanto riguarda la realizzazione di un risanamento compatibile con il clima e l’ambiente, poiché gli immobili sono contemporaneamente superfici destinate alla produzione di energia ecologica. Noi di UBS desideriamo contribuire a fornire una soluzione, da un lato, risanando e gestendo i nostri immobili in modo orientato al futuro, dall’altro incoraggiando i proprietari di immobili a diventare attivi e supportandoli, se necessario, tramite ipoteche agevolate. A loro e a noi spetta ridurre in modo incisivo le emissioni di CO2 e risparmiare energia.

Può quantificare l’intervento menzionato?

Gli esperti ipotizzano che in Svizzera il parco immobiliare è responsabile nel complesso di un buon 40 percento del consumo energetico e di circa un quarto delle emissioni di CO2. Circa il 60 percento degli edifici viene ancora riscaldato con energia fossile. Sono stati prima di tutto gli immobili realizzati prima del 1990 a dover essere risanati urgentemente con riferimento ai parametri ecologici. Sono cifre impressionanti a mio parere. Allo stesso tempo, la strategia in materia di clima della Confederazione prevede fino al 2050 l’eliminazione completa delle emissioni di gas serra proveniente dal parco immobiliare svizzero. Questi pochi fatti da soli rappresentano sicuramente un motivo ulteriore per agire con urgenza.

Ne sono consapevoli i proprietari degli immobili?

Per dirla molto semplicemente: visto l’immenso significato della tematica, la sensibilizzazione relativa al risanamento compatibile con l’ambiente ha senz’altro margini di miglioramento. Molti proprietari hanno nell’elenco dei punti in sospeso l’installazione di una pompa di calore o il rinnovamento dell’isolamento dell’edificio, tuttavia fanno le cose con calma per quanto riguarda la realizzazione concreta. Peraltro, la pandemia di Coronavirus e l’insicurezza energetica hanno cambiato il modo di pensare di molti.

Lei parla dell’obiettivo dell’indipendenza energetica?

Esattamente. Un obiettivo nobile e allo stesso tempo visionario. Case e beni immobili diventeranno autosufficienti dal punto di vista energetico. L¦auto-approvvigionamento è la visione globale. In Svizzera vi sono nuove costruzioni dotate infatti di fotovoltaico e di pompe di calore che autoproducono una quantità di energia così elevata da non dover mai più collegarsi alla rete elettrica. Per gli immobili più datati ciò si può ottenere talvolta anche tramite un risanamento. Due fattori svolgono al riguardo un ruolo centrale: l’isolamento degli edifici e il tipo di riscaldamento.

Il che ci porterebbe già alle misure concrete. Ma prima una domanda fondamentale: Cosa significa per lei «edificio rispettoso dell’ambiente» o «edificio sostenibile»?

Al riguardo vi sono diverse definizioni che partono tutte dalla premessa che un immobile deve mantenere il proprio valore per i prossimi decenni. Sembra facile e lo è in effetti, perché solo un immobile che oggi è efficiente dal punto di vista energetico, che si distingue per il comfort, fornisce collegamenti alla rete di trasporto pubblico, che resiste anche alle sempre più frequenti ondate di calore, sarà in grado di rispondere alle sfide e alle esigenze del futuro. Questi edifici conservano o aumentano il proprio valore e continuano a essere richiesti anche in futuro sul mercato. Le esigenze ecologiche hanno quindi un impatto economico diretto. Questo non da ultimo a causa del fatto che i costi di riscaldamento correnti sono notevolmente ridotti, a volte anche a zero.

Nel frattempo la strada è lunga. E all’inizio ci si interroga sul senso, sui costi e sulla finanziabilità di una ristrutturazione.

Se si tiene conto anche dell’«energia grigia», ossia delle emissioni generate, ad esempio, dai trasporti o dalla produzione di materiali da costruzione, si ottiene un rinnovamento mirato che risulta più efficace nel 95% dei casi sia dal punto di vista ecologico che energetico rispetto alla demolizione e ricostruzione. Come già menzionato, il vantaggio finanziario di un risanamento rispettoso dell’ambiente sta proprio nella riduzione dei costi di gestione. Inoltre, quanto più si investe inizialmente in tecnologie di ultima generazione, tanto più rapidamente si raggiungerà questo obiettivo.

«È il momento giusto per potenziare il proprio immobile dal punto di vista ecologico ed energetico. Prima lo si fa e più a lungo se ne potrà beneficiare.»

E per quanto riguarda i finanziamenti?

Confederazione e Cantoni incoraggiano i risanamenti energetici dal 2010 tramite contributi economici. Sono previste sovvenzioni e si attendono anche agevolazioni fiscali. Anche la nostra banca offre un supporto nell’ambito delle ristrutturazioni energetiche, ad esempio attraverso «UBS Hypothek Energy» per la sostituzione dell’impianto di riscaldamento e il montaggio del fotovoltaico o con «UBS Hypothek Renovation», entrambe le misure beneficiano di condizioni preferenziali. Talvolta è possibile eseguire una ristrutturazione completa addirittura a costo zero, perché può essere autofinanziata da riduzioni dell’ipoteca e da costi di gestione inferiori. Inoltre, il valore di rivendita del rispettivo immobile aumenta, cosa che può andare a vantaggio, ad esempio, degli eredi.

Si riferisce ai numerosi «baby boomer», che attualmente devono porsi la domanda di cosa succederà alla loro casa?

Esattamente. Mentre le generazioni future pensano chiaramente oggi agli aspetti ecologici e sostenibili delle abitazioni, molti proprietari di edifici vivono a una certa età come hanno sempre fatto. Forse pensano: per me non vale la pena fare una ristrutturazione.

Un pensiero legittimo, no?

Apparentemente forse. Tuttavia, per quanto riguarda l'aspettativa di vita in generale, si può tuttavia affermare tranquillamente che naturalmente, un progetto di questo tipo conviene anche alle persone più anziane, poiché in fin dei conti è sempre accompagnato da un miglioramento del comfort abitativo. Allo stesso modo si aggiunge l’elemento sociale, secondo il quale oggi non è più accettabile lasciare semplicemente in eredità alla generazione futura edifici non risanati e divoratori di energia.

Comunque, in parole povere, oltre all’onere finanziario, spesso sono le circostanze concomitanti come questioni giuridiche, pianificazione o anche la semplice ripartizione del tempo a scoraggiare i proprietari da un eventuale risanamento.

Attualmente, come è ben noto, abbiamo in effetti delle strozzature nella catena di approvvigionamento dei componenti. Se prima della pandemia era forse possibile eseguire una ristrutturazione in quattro mesi, adesso ci potrebbe volere anche un anno. Dobbiamo essere pronti a questo.

Oppure si può resistere fino a quando questa strozzatura non verrà risolta...

Onestamente non credo che in questa circostanza le cose cambino così in fretta. Anzi! Prevedo che le ristrutturazioni e i risanamenti aumenteranno a tal punto che l’offerta di componenti sarà superiore nei prossimi decenni. In tal senso è il momento giusto per potenziare il proprio immobile dal punto di vista ecologico ed energetico. Prima lo si fa e più a lungo se ne potrà beneficiare.

Tuttavia, il risanamento in sé è tutt'altro che semplice per i non addetti al lavoro. Ha un suggerimento al riguardo?

Con il contributo di UBS e in collaborazione con esperti della Confederazione e del settore privato abbiamo elaborato una nuova guida completa con liste di controllo, istruzioni e consigli che offre un ulteriore aiuto (si veda riquadro). Personalmente amo fare tutto da sola, però nel corso dell'elaborazione della nostra guida ho capito che non si dovrebbe affrontare un progetto del genere senza l’aiuto degli esperti. Oltre agli esperti di finanziamento mi riferisco soprattutto a pianificatori o architetti dell'energia che accompagnano attraverso i diversi processi di un risanamento ecologico. In linea di principio, ogni abitazione può essere praticamente resa sostenibile e rispettosa dell'ambiente e ci sono incentivi che non sono stregonerie da ottenere, se si sa come procedere.

Lei l’ha già detto che a volte vorrebbe suonare al campanello di una casa per informare il proprietario delle condizioni del suo edificio. Facciamolo allora: lei suona, io apro e lei cosa mi dice?

Naturalmente che ha una bella casa. E poi la informerei sui numerosi vantaggi di un risanamento dell’edificio rispettoso del clima e dell’ambiente. Da un lato sono vantaggi diretti a lei quale proprietario, affinché possa creare un ulteriore comfort, risparmiare denaro a medio termine e garantire il valore dell’immobile, se non addirittura aumentarlo. Ma le dico anche che, grazie al suo contributo, la futura generazione e la società nel suo complesso ne trarranno beneficio, perché si riduce l’impatto ambientale. Personalmente credo che si tratti di un pacchetto piuttosto interessante.

«Rinnovare nel rispetto dell’ambiente»

La sua casa unifamiliare è stata costruita oltre 30 anni fa? Per riscaldarla utilizza un combustibile fossile? Allora vale la pena eseguire un risanamento che è vantaggioso non solo dal punto di vista ecologico, ma anche finanziario. La guida dell’UBS «Rinnovare nel rispetto dell’ambiente» la condurrà passo dopo passo ad avere una casa rispettosa del clima. La guida è scaricabile gratuitamente da questo link.

Dichiarazione: Questo contenuto è stato creato dalla redazione di Sustainable Switzerland su incarico di UBS.

Questo articolo copre i seguenti SDG

Gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) sono 17 obiettivi globali per lo sviluppo sostenibile concordati dagli Stati membri dell'ONU nell'Agenda 2030 e riguardano temi quali la riduzione della povertà, la sicurezza alimentare, la salute, l'istruzione, l'uguaglianza di genere, l'acqua pulita, l'energia rinnovabile, la crescita economica sostenibile, le infrastrutture, la protezione del clima e la tutela degli oceani e della biodiversità.

11 - Città e comunità sostenibili
13 - Lotta contro il cambiamento climatico

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