matterhornalpinecrossing.com, La nuova tratta collega il Piccolo Cervino alla Testa Grigia.
Turismo di massa e turismo asiatico
All'Ufficio del turismo di Zermatt, una delle località più conosciute al mondo grazie al Cervino, i sorrisi non mancano: "I mercati asiatici si sono ripresi bene nel 2023. I turisti del Sud-Est asiatico stanno tornando ad affollare Zermatt, soprattutto quelli provenienti da Corea del Sud, Indonesia, Taiwan, Singapore e Thailandia, anche se alcuni mercati, come Giappone e Cina, hanno ancora bisogno di un po' di tempo", spiega il direttore Daniel Luggen.
Prima della pandemia di coronavirus, nel 2019 il turismo asiatico rappresentava il 14,6% del totale della località svizzera. Nel 2021 ha raggiunto il livello più basso, lo 0,8%. Nel 2022 era già salito al 5,3%.
Per il 2023, l'aumento è ancora più marcato, anche se non ci sono dati recenti. Comunque sia era da molto tempo che Zermatt non vedeva così tanti turisti e turiste provenienti dall'Asia. Il 2023 dovrebbe essere all'insegna degli ospiti provenienti da questo continente. Ma il turismo di massa è accetto in una località di lusso come Zermatt? "Non auspichiamo l'arrivo di grandi gruppi. Preferiamo delle famiglie o dei piccoli gruppi", sottolinea Markus Hasler, basandosi sulle reazioni del mercato dei rappresentanti del turismo svizzero in Asia. "È il prezzo a decidere".
240 franchi andata e ritorno
Al prezzo elevato di 240 franchi per un biglietto di andata e ritorno Zermatt-Cervinia, il viaggio non è destinato al turismo di massa. Ma a 156 franchi per un tragitto di semplice andata per un viaggio di un'ora e mezza, il prezzo del biglietto non è un deterrente: "Abbiamo fatto delle simulazioni. L'ideale è avere tra le 100 e le 150 persone al giorno. È questo il nostro obiettivo. In alta stagione, gli impianti di risalita di Zermatt gestiscono tra gli 8'000 e i 9'000 passeggeri al giorno, quindi un centinaio di persone in più non altera l'equilibrio", afferma Markus Hasler.
La stazione in cima al Cervino è collegata al versante svizzero e a quello italiano da due impianti autonomi e da un sistema di binari, in modo da poter scambiare le cabine tra i due impianti.
Pur trovandosi nelle immediate vicinanze del confine italiano, il collegamento con la stazione a valle del Matterhorn Glacier Ride ll è interamente in territorio svizzero. Grazie a questa stazione a 3'458 metri di altitudine, il collegamento tra la sezione italiana e quella svizzera è a pochi metri di distanza.
Dal 2024, una volta entrata in funzione la nuova cabinovia in costruzione a Zermatt, lo smistamento dei bagagli faciliterà il transito dei viaggiatori con la consegna delle valigie grazie a due trasporti al giorno in entrambe le direzioni.
L'Italia vuole copiare la Svizzera
In Italia le funivie, piuttosto obsolete, non sono all'altezza, ma l'esempio svizzero sta già dando spunti alla Regione autonoma Valle d'Aosta, dove si trova Cervina. La regione sta progettando di rinnovare il collegamento tra Cervinia e la Testa Grigia.