La parola al municipale
Le cose, appunto, ora potrebbero cambiare. Sempre che le promesse fatte nel campo dell'aviazione elettrica si dimostrino abbastanza solide per arrivare, infine, a un ingresso nel mercato. Conforta, in questo senso, che la scandinava SAS abbia già messo in vendita (ed esaurito) i biglietti per tre voli elettrici inaugurali tra Danimarca, Svezia e Norvegia. La data? Il 2028.
Bene, benissimo verrebbe da dire. E la politica? Quanto è stuzzicata dall'idea di un possibile ripristino dei voli da e per Zurigo? Da noi contattato, Filippo Lombardi, responsabile dell’aeroporto in Municipio a Lugano, spiega: «Lugano ha dovuto prendere atto delle malaugurate scelte di Swiss cinque anni or sono, scelte che hanno condannato tanto il collegamento con Ginevra quanti quello con Zurigo. Scelte sbagliate, che hanno portato l'aeroporto a un dito dalla chiusura. E la chiusura, beh, sarebbe stata per sempre».
E ancora: «Abbiamo saputo reagire, tagliare i costi e sviluppare la business aviation, tant'è che da tre anni Lugano-Agno fa addirittura utili. Grazie a questo puntiamo sul rinnovo della concessione federale nel 2026. A quel punto, lo scalo sarà pronto a riprendere i voli di linea, che per noi restano un obiettivo importante. Per Ginevra degli interessati ci sarebbero già. Ben venga, direi, anche il ritorno di Swiss su Zurigo. Un volo che del resto ha senso solo se operato da Swiss o almeno in code-share con Swiss, visto che il 95% dei passeggeri lo prendeva per continuare su altre destinazioni, appunto con Swiss».
Non finisce qui: «aereo elettrico» è musica pura, per le orecchie di Lombardi. «Siamo ovviamente interessati anche noi ai velivoli elettrici, non a caso ne abbiamo già preso uno per la scuola di volo» spiega il nostro interlocutore. Detto ciò, «non sappiamo ancora quanti anni ci vorranno affinché i prototipi diventino aerei omologati per le linee civili. A ogni modo, questa notizia è una conferma della strategia seguita in questi anni da Lugano-Agno: gestione oculata e senza perdite malgrado l'assenza dei voli di linea, mantenimento dell'asset strategico in mano alla città, prontezza a riprendere i citati voli di linea quando sarà il momento, collaborando con investitori privati per uno sviluppo ulteriore».