«Le daremo un posto di lavoro»: con questa allettante offerta, un uomo porta una donna e sua figlia da un villaggio della provincia indiana alla metropoli Mumbai. Una volta arrivata a destinazione, la donna viene costretta a prostituirsi. Nel frattempo, la banda stupra brutalmente ogni notte la figlia, che ha solo 14 anni. Il calvario termina solo quando agenti in incognito dell'organizzazione non governativa Justice & Care riescono a sgominare l'attività criminosa.
Casi come come questo non sono isolati. Si verificano in tutto il mondo e raramente si concludono con la liberazione delle vittime come in questo esempio. Attualmente oltre 40 milioni di persone sono vittime della schiavitù moderna secondo la definizione dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL). La tratta di esseri umani porta nelle tasche dei criminali 150 miliardi di franchi l'anno, ovvero più del prodotto interno lordo del Marocco (PIL).
I numerosi volti della schiavitù
«Ufficialmente, la schiavitù è stata abolita. Nessun Paese, però, ne è risparmiato» sottolinea Nalini Tarakeshwar, responsabile dei programmi di protezione dell'infanzia presso la UBS Optimus Foundation. Secondo l'ultimo rapporto Global Slavery Index, solo in Europa e in Asia centrale 6,4 milioni di persone vivono in condizioni di schiavitù moderna. In Svizzera dovrebbero essercene 4000. Si tratta soprattutto di persone immigrate e quattro su cinque sono donne.
Sfruttare la miseria
Alla base di ogni sfruttamento c'è la miseria. «Individui senza scrupoli sfruttano vulnerabilità sociali, emotive ed economiche» spiega Tarakeshwar. Nella maggior parte dei casi attirano con false promesse. «Quando un adolescente scappa dalla famiglia presso cui è in affido, può accadere che qualcuno gli offra un posto dove stare per poi costringerlo a smerciare droga e a prostituirsi. Questa situazione si verifica attualmente nel Regno Unito» afferma Tarakeshwar. I criminali iniziano per lo più a soggiogare le vittime sottraendo loro il passaporto e indebitandole.
Chi regge le fila della schiavitù moderna escogita sempre nuovi metodi di sfruttamento. «Le norme di legge devono tenere il passo con questa realtà, perché hanno un ruolo importante nel contrastarla» afferma Tarakeshwar: «Ecco perché le nostre organizzazioni partner, come Justice & Care, sono spesso impegnate in attività di lobbying e curano relazioni con esponenti politici e autorità».
La UBS Optimus Foundation è in prima fila nella lotta contro la tratta di esseri umani da quasi dieci anni. «Non vogliamo solo salvare le vittime, ma anche affrontare le cause della schiavitù moderna alla radice» dichiara Sarah Veilex, responsabile dei programmi di protezione dei minori presso la Fondazione. Sulla base di dati e indizi chiari, la UBS Optimus Foundation persegue una strategia su più fronti: sensibilizzare le persone sulle situazioni di pericolo, sostenere gli individui a rischio e i sopravvissuti, rafforzare il sistema penale e coordinare i partner impegnati nella causa. «Bisogna essere uniti per ottenere risultati».
Approcci efficaci
La UBS Optimus Foundation collabora con organizzazioni non governative selezionate, come le già menzionate Justice & Care nel Regno Unito e Jan Sahas in India.
Justice & Care mette a disposizione dei corpi di polizia esperti qualificati, forma gli agenti e li affianca nel rintracciare le persone in schiavitù, assicurare i criminali alla giustizia e aiutare i sopravvissuti alla tratta di esseri umani. Sinora è riuscita a liberare complessivamente più di 5200 vittime, ad avviare oltre 1650 procedimenti giudiziari penali e a formare tantissime persone.
Jan Sahas è attiva in 13 Stati indiani. L'organizzazione lotta soprattutto contro lo sfruttamento delle donne che appartengono al livello più basso del sistema di caste. La peculiarità è che il fondatore e CEO Ashif Shaikh lavora anche come Global Visionary di UBS. In questo ruolo funge da ambasciatore insieme ad altri imprenditori per cercare soluzioni innovative ai problemi più urgenti del nostro pianeta. Grazie a UBS e al ruolo di Global Visionary, Ashif Shaikh e la sua organizzazione ottengono maggiore visibilità, hanno contatti con clienti impegnati in attività filantropiche e possono contare su un sostegno concreto in termini di coaching e competenze specialistiche.
Basta poco per migliorare notevolmente la protezione dei minori. Secondo la UBS Optimus Foundation, a partire da 15 franchi è già possibile impedire lo sfruttamento sessuale di un bambino. Quali sono i vantaggi di collaborare con la UBS Optimus Foundation? L'approccio olistico garantisce un effetto durevole delle donazioni, evitando così che le persone bisognose di protezione non siano più alla mercé dei trafficanti di esseri umani.