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Produzione e consumo Contenuto partner: BKW

Edifici intelligenti per raggiungere gli obiettivi climatici

L'automazione del patrimonio edilizio svolge una funzione chiave a favore della sostenibilità e degli obiettivi climatici. In un Libro bianco, BKW ha delineato proposte di soluzioni e percorsi praticabili per il necessario processo di trasformazione.

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L'adozione della Legge sul clima e l’innovazione, il 18 giugno, ha definito la rotta verso la sostenibilità in Svizzera: entro il 2050, le emissioni nette di gas a effetto serra dovranno essere ridotte a zero. Pertanto, non si potrà emettere più gas serra di quanto i serbatoi naturali di anidride carbonica, quali le foreste, o le misure tecniche come la cattura di CO₂ siano in grado di assorbire. Per raggiungere questo ambizioso obiettivo è necessaria una vasta serie di misure, come l'espansione del fotovoltaico e dell'eolico nonché la promozione dell’elettromobilità e delle pompe di calore.

Ridurre il consumo di energia tramite il controllo intelligente

Anche l'automazione degli edifici è uno strumento importante. Infatti, rappresenta un’opportunità per affrontare le sfide del futuro tramite la decarbonizzazione degli immobili. BKW, fornitore di servizi energetici e infrastrutturali attivo a livello internazionale, da molti anni si impegna per un futuro sostenibile, efficiente dal punto di vista energetico e vivibile, assumendosi inoltre la responsabilità sociale d’impresa. L’azienda scorge un grande potenziale nell'automazione degli edifici ai fini del raggiungimento degli obiettivi di efficienza stabiliti (o obiettivi di risparmio in termini di energia e di emissioni di gas serra).

Infatti, il controllo intelligente degli immobili può ridurne significativamente il consumo energetico, aumentare il comfort e ridurre le emissioni di CO₂. Con l'iniziativa «Lebensräume 2025» (ossia spazi vivibili 2025), BKW ha creato una piattaforma per elaborare soluzioni lungimiranti per spazi abitativi vivibili. Vari workshop promuovono un dialogo costruttivo tra le parti interessate del mondo dell’economia, della scienza, della società e della politica. Vengono affrontate questioni concrete per la creazione di spazi abitativi vivibili, sviluppando approcci innovativi per soluzioni destinate al settore energetico, agli edifici, alle infrastrutture e ai nuovi progetti. In occasione dell’evento annuale nell’ambito dell'iniziativa «Lebensräume 2025», si riflette sui risultati e sulle soluzioni elaborati nei workshop e se ne ricavano nuovi obiettivi per i prossimi anni.

L'attenzione si concentra sull'agire nel presente. Infatti, BKW si impegna a trovare soluzioni tempestive che contribuiranno al raggiungimento, in fasi successive, dei principali obiettivi climatici del 2050, a partire dal 2025. Il workshop «Automation als Hebel in der Dekarbonisierung» (ossia automazione come leva per la decarbonizzazione), che si è svolto lo scorso marzo a Brugg in seno all'iniziativa «Lebensräume 2025» ha portato alla redazione di un Libro bianco che contiene ipotesi e possibili soluzioni su come l'automazione degli edifici possa contribuire significativamente alla decarbonizzazione. BKW continua a sviluppare questi approcci e intende sensibilizzare i principali stakeholder riguardo a questo tema al fine di aggiudicarsi il loro sostegno.

Un grande effetto leva per gli edifici nuovi ed esistenti

L’ambito degli immobili, in particolare, riunisce numerose parti interessate – dagli investitori, agli architetti, ai gestori di immobili – che devono collaborare strettamente per far progredire su larga scala l'automazione degli edifici in Svizzera. Solo la cooperazione garantisce che gli sforzi per la sostenibilità abbiano un impatto tangibile sulla riduzione del consumo di risorse e sulle emissioni. Per la costruzione e la gestione degli edifici, il settore edilizio consuma attualmente circa il 45% dell'energia totale, e causa circa il 40% delle emissioni di gas a effetto serra in Svizzera. Pertanto, su questo settore grava una notevole responsabilità.

L'automazione degli edifici non è indicata solo per le nuove costruzioni, ma può essere applicata con ottimi risultati anche agli edifici già esistenti. Poiché in Svizzera vengono generalmente costruiti edifici robusti, le ristrutturazioni hanno ancor più senso, in quanto conservano le risorse e sono quindi più rispettose dell'ambiente. L'automazione degli edifici, in combinazione con le tecnologie intelligenti, determina un forte effetto leva, gestendo efficacemente il riscaldamento, la ventilazione, il raffreddamento, la climatizzazione, l'impianto elettrico, l'illuminazione, l'ombreggiatura, la gestione degli allarmi e molto altro ancora. Per quanto attiene agli attuali immobili del patrimonio edilizio svizzero, il Libro bianco identifica nell'automazione degli edifici un potenziale contributo alla decarbonizzazione pari a circa 3-4 milioni di tonnellate di CO₂ equivalenti l'anno.

Per la sua realizzazione elenca diverse raccomandazioni. Il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità entro il 2050 richiederà un aumento significativo del tasso di ristrutturazione del patrimonio immobiliare in cui l'automazione degli edifici svolgerà un ruolo decisivo. Inoltre, per poterne sfruttare i benefici in termini di efficienza e di costi, e quindi raggiungere gli obiettivi di sostenibilità, è necessaria una visione olistica dal punto di vista degli inquilini e dei proprietari.

Il Libro bianco e le raccomandazioni per aumentare l'efficienza

Il Libro bianco invita inoltre a capire a fondo il ruolo e il potenziale dell'automazione degli edifici, altrimenti le parti interessate si faranno sfuggire l'opportunità di ottimizzare i costi operativi attraverso una maggiore efficienza lungo l’intero ciclo di vita dell'immobile. È quindi importante includere in modo mirato l'automazione degli edifici nel panorama politico e normativo, se si vuole impedire che i vantaggi in termini di efficienza rimangano inutilizzati. Infine, l'automazione degli edifici deve essere presa in considerazione già nella fase di pianificazione strategica di un progetto edilizio in modo da poter sfruttare pienamente i vantaggi economici, ecologici e sociali di un immobile.

Limitarsi a considerare l'automazione degli edifici non ci aiuterà a realizzare gli obiettivi climatici del 2050. Per raggiungere lo zero netto, oltre al Libro bianco sono necessarie ulteriori misure, quali la Direct Air Capture di Climeworks. Con questa tecnologia di rimozione del carbonio, Climeworks filtra l'anidride carbonica direttamente dall'aria ambientale e la immagazzina in profondità nel terreno per migliaia di anni. «Nel prossimo decennio, ridurre le emissioni positive di circa la metà sarà di fondamentale importanza, se vogliamo davvero raggiungere lo zero netto entro il 2050. La riduzione da sola, tuttavia, non sarà sufficiente. Possiamo ipotizzare che l'ultimo 10%, ossia le emissioni che non possono essere eliminate nemmeno con i più costanti sforzi, dovrà essere compensato da emissioni negative», spiega Carlos Härtel, esperto di tecnologia di Climeworks.

Tuttavia, attribuisce grande importanza alla decarbonizzazione degli edifici, caldeggiata anche dal Libro Bianco. «L'automazione, l'isolamento, i controlli intelligenti e l'uso di energia sostenibile sono strumenti efficaci a questo proposito», afferma l’esperto nell'intervista. Nei nuovi edifici, si può ottenere molto con il legno, il cemento a bassa emissione di CO₂ e il riciclaggio. Inoltre, il calcestruzzo vecchio può essere impiegato, ad esempio, come granulato per asfaltare le strade, agendo così da serbatoio di cattura di CO₂. Tuttavia, la sostituzione delle emissioni odierne richiede tempo, poiché il tasso di ristrutturazione degli edifici in Svizzera ammonta circa all'1%. «Ecco perché è importante aumentare tale quota». Il Libro bianco afferma inoltre che l'utilizzo dell'automazione nel patrimonio immobiliare esistente può aumentare in modo significativo il tasso di ristrutturazione.

Il grande potenziale della tecnologia Carbon-Removal

L’esperto è convinto che nei prossimi anni la tecnologia Carbon-Removal sarà sufficientemente avanzata per dare un contributo rilevante alla protezione del clima a livello mondiale. «Stiamo parlando di centinaia di milioni di tonnellate di CO₂ all'anno su scala internazionale entro il 2040». È abbastanza plausibile che, in un mondo defossilizzato, l'industria della rimozione del carbonio acquisirà lo stesso status che ha attualmente l'industria del petrolio e del gas. Per un confronto: oggi, solo circa 2 milioni di tonnellate di CO₂ vengono rimosse dall'atmosfera attraverso le emissioni negative, sia con soluzioni basate sulla natura che con soluzioni tecnologiche.

Dichiarazione: Questo contenuto è stato creato dalla redazione di Sustainable Switzerland su incarico di BKW.

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